giu 12 2017, 10:15am
La scorsa estate, in un infimo locale dell’Upper East Side, ho conosciuto un maestro di scuola elementare. Me ne sono innamorata nell’istante in cui mi sono accorta che aveva un accento dell’est. Scena successiva: siamo a letto—in realtà un divano letto nell’appartamento di suo fratello.
Gli chiedo se ha un preservativo, e lui tutto tranquillo dice di no.
“Allora niente sesso,” dico, mentre cerco il cellulare. Mi chiede se prendo la pillola, e io rispondo, “Sì, ma non so niente del tuo pisello.” Lui passa i cinque minuti successivi a dirmi che non ha malattie di alcun tipo, e quando finalmente capisce che sono ferma sulla mia posizione glissa, “Mi sa che ce l’ho, un preservativo. Vado a prenderlo.”
Insomma, quel tizio ha cercato di fregarmi, cosa che ho trovato così repellente da decidere di rinunciare al sesso. Sfortunatamente però il tentativo di sfuggire al preservativo è piuttosto comune. Anche se usarlo giova a entrambe le parti, sento sempre di dover essere molto severa. È ovvio che il sesso senza preservativo è più bello, ma a che prezzo? La risposta è “un prezzo molto alto”. I preservativi fungono da barriere per proteggerti dalle infiammazioni trasmesse attraverso i fluidi vaginali, lo sperma, il liquido preseminale, oltre che a un sacco di malattie che si trasmettono con il contatto. E il salto della quaglia, anche quando praticato da manuale, non offre alcuna protezione dalle malattie veneree che si possono contrarre con il liquido preseminale. Tutto questo per dire: prendersi una malattia venerea non è bello.
Credo che la pensino così in molti. Tuttavia, i risultati di un recente studio sul sesso non protetto condotto dalla catena farmaceutica britannica Superdrug dovrebbero far riflettere: dei mille americani intervistati, il 65,5 percento ha detto di aver fatto sesso non protetto—e il 29 percento di questi ha detto di fare sesso non protetto ogni singola volta. (Un fatto significativo è che le donne hanno risposto in questo modo in maniera decisamente superiore rispetto agli uomini.) Ma c’è una cosa ancora più scioccante: un questionario rivolto a 2mila persona ha rivelato che il 68,4 percento non ha mai chiesto al partner se avesse fatto i controlli relativi alle malattie veneree prima di andarci a letto. Ovviamente non si può mai sapere se le risposte sono sincere. Ma è il caso di andare a letto con una persona se non ti senti di porre una domanda anche solo vagamente delicata?
Un mio amico che ammette di aver recentemente fatto sesso occasionale non protetto ha provato a spiegarmi le ragioni per cui spesso questo tipo di conversazione viene bypassato.
“Come puoi dedurre da me e probabilmente da altri ragazzi, l’alcol può rendere difficile raggiungere l’orgasmo, mettici anche il preservativo ed è praticamente impossibile se hai bevuto molto,” mi ha detto. “Quando ero più giovane, devo confessare che se la ragazza non diceva nulla durante i preliminari io facevo altrettanto, ma non ho mai fatto quella roba dello stealthing [la pratica per cui gli uomini si tolgono il preservativo di nascosto durante il sesso.] È sempre stato consensuale. Anche le ragazze, in certi casi, odiano i preservativi, quindi era una questione di fiducia reciproca.”
Quanto alla domanda relativa ai test, il tutto si ridurrebbe spesso alla riluttanza a interrompere i preliminari per affrontare un tema piuttosto personale—anche se affrontarlo dovrebbe venirti naturale come il sesso che stai per fare.
Sulla stessa linea, molte persone con cui ho parlato mi hanno detto di essere scoraggiate all’idea di chiedere al partner di prendere un preservativo, interrompendo così l’azione. Per esperienza personale, alcuni uomini avrebbero fatto qualsiasi cosa per farmi rinunciare a quell’interruzione. Questo mi fa arrabbiare quasi quanto la bugia del tizio con l’accendo dell’est—lui sperava che fossi troppo timida, stanca o brilla per insistere.
“Capisco cosa voglia dire essere presi dal momento, ma ricordo di esser rimasta un po’ scottata da una one-night stand in cui il ragazzo mi ha quasi costretta a non usare il preservativo,” mi ha detto un’amica. “Io ero ubriaca, e sono piuttosto sicura di avergli chiesto se aveva fatto tutti i test ed era tutto a posto, e poi ho provato a indagare con un amico comune per assicurarmi che non fosse il tipo di ragazzo con cui correvo rischi.”
Per molti, il protocollo relativo al preservativo varia in base a quanto è seria la relazione, e una situazione di sesso casuale prolungato può trasformarsi in sesso non protetto regolare, presumibilmente una volta che tutti e due i soggetti si sono fatti i test. Ma alle volte il sesso diventa non protetto anche dopo pochi incontri.
“Quando facevo sesso casuale, usavo il preservativo le prime due o tre volte, e poi basta—come se in qualche modo comportandomi in modo responsabile all’inizio mi guadagnassi il diritto di godermi il sesso non protetto senza rischi,” mi ha detto una mia amica. “In alcuni casi non volevo affrontare quel tipo di conversazione, perché sapevo che si trattava di sesso casuale e volevo che restasse tale. Pensavo che con il tizio di turno non valesse la pena affrontare una conversazione che andava necessariamente sul personale e che ritenevo imbarazzante. Volevo solo fare sesso.” Se questa risposta vi sembra intelligente non andiamo d’accordo, ma è risultata piuttosto ricorrente tra le persone con cui ho parlato.
Un’amica ha invece dato la colpa all’insicurezza: “Quando ho cominciato a fare sesso ero molto insicura, e non riuscivo a credere che i ragazzi volessero venire a letto con me, quindi mi lasciavo guidare da loro nel fare quello che ritenevo più adatto al momento,” mi ha detto. “Non mettevo neanche in conto di rischiare tutto chiedendo loro di usare il preservativo, perché poi magari mi avrebbero considerata una sfigata. Quindi se loro volevano lo usavamo, se non volevano no. Non chiedevo mai. Non mi preoccupavo neanche troppo della cosa perché erano ragazzi che conoscevo bene e che mi piacevano e non pensavo che potessero avere qualche malattia.” Un’altra risposta non particolarmente intelligente.
Un’altra amica, Clare, mi ha detto di essere frustrata da quanti pochi uomini con i quali aveva fatto sesso avessero usato un preservativo di loro spontanea volontà.
“Mi sale ogni volta il nervoso a ripensare a tutte le volte in cui arriva il momento del preservativo, e lui dice, ‘Tanto prendi la pillola, no?’,” mi ha raccontato. “La cosa mi lasciava sempre sconcertata. ‘Non c’entra, mettiti il preservativo per favore’.”
“I ragazzi cercano sempre di evitare la questione e aspettano che sia io a sollevarla,” mi ha detto un’altra amica. “Non ho mai capito perché, dovrebbe essere anche nel loro interesse. Sembrano interessati solo a sapere se prendo la pillola, come se l’unico rischio fosse la gravidanza.”
Personalmente, ho sempre considerato la protezione un fattore essenziale. Un buon modo per avviare questa conversazione—anche se sei presa dal momento o sei a letto con Drake—è semplicemente fare il primo passo, tenendo a mente che se l’altra persona oppone resistenza o cerca di farti cambiare idea è un idiota con cui probabilmente non vale la pena fare sesso.